martedì 31 dicembre 2013

Venezia Giulia IGT Alture Bianco 2004 Gaspare Buscemi


Tipo di Vino:             Bianco
Uve:                           Pinot Bianco, Tocai Friulano.
Titolo alcol.:              13%
Fascia di prezzo:       €€
Giudizio Enoitaca:    5 anfore

Dal colore giallo paglierino carico con riflessi oro-verdolini, incanta al naso con suadenti sentori di frutta secca e note dolci, sfumature di zucchero e miele, cenni minerali e di frutta a polpa gialla.
All'assaggio è sontuoso e di bella persistenza… mi ricorda per certi aspetti un Meursault, per altri un Rioja.
Un gran bel vino bianco italiano da invecchiamento! Figlio di un "enologo vinificatore artigiano" fuori dagli schemi.

Potete trovare qualche bottiglia di questo vino presso l'Enopanetteria "I Sapori della Tradizione", che ringrazio per il gentile assaggio.

lunedì 30 dicembre 2013

Aglianico del Vulture DOC Rotondo 2001 Paternoster


Tipo di Vino:             Rosso
Uve:                           Aglianico
Vinificazione:            10 giorni di macerazione.
Maturazione:            14 mesi in barrique.
Titolo alcol.:              14%
Fascia di prezzo:       €€€
Giudizio Enoitaca:    3-4 anfore

Dal colore rosso granato piuttosto carico, si presenta al naso con sentori di frutti di bosco e fiori rossi, note di sottobosco e legno aromatico su un sottofondo balsamico.
Strutturato all'assaggio, mostra una buona acidità che in parte bilancia l'elevata componente alcolica; la trama tannica è molto fitta ma vellutata ed il finale persistente.


domenica 29 dicembre 2013

Appunti di enologia: Trattamenti e correzioni del mosto

Foto presa dal Web

Esistono diversi trattamenti del mosto che permettono di mantenere o esaltare alcune sue caratteristiche, rendendolo più limpido e stabile:
- chiarificazione, per evitare torbidità;
- filtrazione e centrifugazione, per ottenere maggiore limpidezza;
- pastorizzazione, per eliminare microrganismi indesiderati;
- termocondizionamento.

La “chiarificazione” è ottenuta con l’addizione di sostanze chiarificanti (gelatina, caseina, gel di silice) ed è favorita dal raffreddamento, ottenuto mantenendo il mosto in serbatoi coibentati, a doppia parete, all’interno della quale circola una soluzione refrigerante; le basse temperature (6-10°) diminuiscono infatti la solubilità delle particelle solide e ne provocano la flocculazione e la precipitazione; si parla di “decantazione” quando questo processo avviene senza ausilio di sostanze chiarificanti.

Il trattamento più complesso è l’utilizzo di anidride solforosa (SO2) la quale:
- inibisce l’azione dei lieviti selvaggi e dei batteri, impedendo al vino di diventare aceto;
- ha proprietà antiossidanti e antiossidasiche;
- favorisce la chiarificazione del mosto facendo precipitare le fecce;
- favorisce la solubilizzazione di molte sostanze presenti nelle bucce;
A dosi elevate si ottiene il “mosto muto” (infermentescibile), perché i lieviti sono inibiti e quindi il mosto non ribolle più.

Vengono talvolta effettuate correzioni del mosto per supportare eventuali carenze.

Per la correzione del grado zuccherino, in quanto la legislazione italiana vieta l’aggiunta di zucchero (saccarosio), si ricorre per aumentarlo a tagli con mosti più ricchi di zucchero o all’addizione di mosto muto; nelle produzioni di qualità si utilizza il “mosto concentrato e rettificato” (MCR), ottenuto con la parziale evaporazione dell’acqua sottovuoto seguita da una successiva rettificazione, che non varia il profilo sensoriale del mosto al quale viene addizionato; l’eventuale riduzione del grado zuccherino si esegue attraverso tagli con mosti meno ricchi di zuccheri.

Per la correzione del grado di acidità, si ricorre all’addizione di acido tartarico per elevarla e all’addizione di sali  (carbonato di calcio, tartrato neutro, bicarbonato di potassio) per ridurla.

Per modificare colore, quantità di tannini e di estratti si ricorre a tagli con altri mosti o all’adozione di tecniche di concentrazione ed osmosi inversa.
Con l’osmosi inversa, resa possibile grazie all’applicazione di una particolare pressione sul mosto, molecole d’acqua in esso contenute passano attraverso la membrana semipermeabile nell’altra parte del contenitore dove c’è l’acqua; il mosto quindi risulterà più concentrato, ma non modificato sotto il profilo organolettico. 
Con i “concentratori con evaporatore a freddo sottovuoto spinto” si determina un’evaporazione (per depressione spinta) di acqua pura, a una temperatura mai superiore ai 22-24°C.
Si utilizzano anche "tannini enologici" (esogeni) per rinforzare l'azione naturale dei tannini del vino (endogeni).


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sabato 28 dicembre 2013

Dogliani Superiore DOCG Vigna Mascarella 2011 Burdisso


Tipo di Vino:             Rosso
Uve:                           Dolcetto
Maturazione:            un anno in acciaio.
Titolo alcol.:              13,5%
Fascia di prezzo:       €
Giudizio Enoitaca:    2-3 anfore

Dal colore rosso cupo dai riflessi violacei, si presenta al naso con fitti sentori di frutti di bosco e note di spezie scure su un sottofondo balsamico; all'assaggio è fresco e di buona struttura, dai tannini delicati e con una nota alcolica che si fa più decisa su un finale leggermente amarognolo.
Un vino pregevole e senza fronzoli... che a tavola si rivela di buona compagnia.

Bottiglia inviatami da Byvino, enoteca online, dove poter trovare i vini dell'azienda vitivinicola Burdisso e tanti altri ancora.

Sito Web dell’enoteca online Byvino: http://www.byvino.it/

venerdì 27 dicembre 2013

Appunti di enologia: Il mosto

Il mosto è il succo che si ottiene dalla pigiatura delle uve; è composto da acqua (70-80%), zuccheri, acidi, polifenoli, minerali e altre sostanze.


In passato l’uva era pigiata con i piedi e, anche se igienicamente poco tranquillizzante, questa tecnica ha il vantaggio di non spremere il raspo (si tratta infatti di una pigiatura “morbida”, che esercita sulle uve una bassa pressione, ben più bassa di quella esercitata da un torchio); sono quindi state introdotte macchine che eseguono una pigiatura soffice, realizzando cioè un contatto soffice tra l’uva e le parti spremitrici della macchina, tra queste macchine vi sono le presse a membrana, dotate all’interno di membrane di gomma che gonfiandosi comprimono i grappoli contro le pareti di acciaio, facendo rilasciare agli acini il loro succo, ma poiché le bucce ed i raspi non vengono lacerati, non cedono alcuna sostanza sgradita.

Pressa a membrana

La quantità di zuccheri nel mosto può variare moltissimo (dal 17 al 40% in peso), in relazione alla maturazione delle uve dalle quali il mosto è ottenuto; il glucosio, detto anche “zucchero d’uva”, è maggiormente presente in uve parzialmente immature, il fruttosio è, invece, presente in grande percentuale in uve con maturazione completa.
Più il mosto è ricco di zucchero, più il vino sarà ricco di alcol etilico, secondo questo algoritmo:
percentuale in peso di zuccheri nel mosto x 0,6 = % in volume di alcol etilico nel vino
(da 1g di zucchero si ottengono 0,6ml di alcol);

L' acidità totale di un mosto è determinata dalla somma di:
- acidi “fissi” (tartarico, malico, citrico, altri acidi minori), non tendono a volatilizzare
- acidi “volatili” (acido acetico)
L’acido tartarico dal gusto duro, il più caratteristico delle uve; l’acido malico dal gusto aspro (frutta acerba), più presente nelle zone a clima freddo; l’acido citrico dal gusto fresco (limonata) ma decisamente meno presente degli altri.

I polifenoli (tannini e coloranti), sono sostanze del mosto determinanti nel caratterizzare la personalità del vino; sono presenti nella buccia e nei raspi e agiscono anche come antiossidanti (per questo motivo i vini bianchi sono più delicati, poiché ne contengono di meno).
Si classificano in:
- antociani (coloranti), che donano il colore rosso ai vini giovani;
- flavoni (coloranti), importanti per il colore dei vini bianchi;
- leucoantociani e catechine (tannini).

Le sostanze odorose (terpeni) sono presenti nel mosto in percentuali molto variabili in funzione dell’uva impiegata.

Le sostanze pectiche (pectina, gomme, mucillagini) sono presenti nel mosto in piccole quantità, ma possono risultare abbondanti nei mosti ottenuti dalla pressatura di uve attaccate dalla muffa nobile, donando così poi vini particolarmente morbidi.

I minerali, nella loro globalità definiti ceneri (ferro, calcio, rame, ecc.) influenzano la limpidezza e determinano la sapidità del vino.

Le sostanze azotate, fondamentali per la crescita dei lieviti e quindi per la fermentazione, variano in quantità in funzione di molti fattori (densità di impianto, andamento climatico, tecniche di concimazione, resa per ettaro).

Gli enzimi polifenolossidasi e laccasi, più abbondanti nelle uve che hanno subito attacchi fungini, catalizzano reazioni di ossidazione con conseguente imbrunimento del mosto e perdita di freschezza aromatica.

Tra le vitamine presenti nel mosto, la tiamina (vitamina B1) è la più importante sia per la funzione di fattore di crescita dei lieviti sia per la capacità di evitare la formazione di sostanze in grado di combinarsi con l’anidride solforosa. 


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giovedì 26 dicembre 2013

Asprinio di Aversa DOC Santa Patena 2011 I Borboni


Tipo di Vino:             Bianco
Uve:                           Asprinio
Maturazione:            in acciaio; sui lieviti.
Titolo alcol.:              12,5%
Fascia di prezzo:       €€
Giudizio Enoitaca:    4 anfore

Dal luminoso colore giallo paglierino con riflessi oro-verdolini, si presenta al naso con nitidi sentori agrumati che fanno da preludio a una grande acidità; all'assaggio non si può far altro che esclamare "E' Asprinio!"
Un bianco di spiccata personalità! 

mercoledì 25 dicembre 2013

Valtellina Superiore DOCG ca' Fracia 1999 Balgera


Tipo di Vino:             Rosso
Uve:                           Nebbiolo
Vinificazione:            10-12 giorni di macerazione.
Maturazione:            2 anni in botti grandi di rovere, cui seguono altri 2 anni in botti piccole.
Titolo alcol.:              12,5%
Fascia di prezzo:       €€€
Giudizio Enoitaca:    4 anfore

Dal colore rosso granato di bella trasparenza, si presenta intenso al naso con sentori di fragola e ciliegia, note di sottobosco e spezie dolci, cenni di chiodi di garofano e tabacco dolce.
Di facile beva e dai tannini delicati, mostra una sapidità quasi graffiante e un finale piuttosto persistente.


lunedì 23 dicembre 2013

Brunello di Montalcino DOCG 2000 Poggio di Sotto


Tipo di Vino:             Rosso
Uve:                           Sangiovese
Vinificazione:            in tini di legno; fermentazione spontanea; lunga macerazione.
Maturazione:            48 mesi in botti di rovere da 30 hl; non filtrato.
Titolo alcol.:              14%
Fascia di prezzo:       €€€€€
Giudizio Enoitaca:    5 anfore

Dal colore rosso cupo con sfumature granato, si presenta al naso con sentori di ciliegia e legno aromatico, note di tabacco e terra umida, cenni di grafite e menta.
All'assaggio ha un incedere elegante, tannini vellutati e un finale persistente.
Un vino di gran classe!

Barolo DOCG Bricco Rocca 2000 Armando Brezza


Tipo di Vino:             Rosso
Uve:                           Nebbiolo
Titolo alcol.:              14,5%
Fascia di prezzo:       €€€
Giudizio Enoitaca:    4 anfore

Dal colore rosso granato che sfuma nell'aranciato, si presenta al naso intenso, con sentori di legno aromatico e liquirizia su un sottofondo balsamico e mentolato; all'assaggio è di grande freschezza e con una trama tannica fitta ma vellutata.

sabato 21 dicembre 2013

Basilicata IGT Terre di Orazio Dry Muscat 2012 Cantina di Venosa


Tipo di Vino:             Bianco
Uve:                           Moscato Bianco
Maturazione:            in acciaio.
Titolo alcol.:              14,5%
Fascia di prezzo:       €
Giudizio Enoitaca:    3 anfore

Dal colore giallo paglierino, si presenta al naso con sentori piuttosto intensi di frutta fresca a polpa gialla, note floreali e di erbe aromatiche.
Equilibrato all'assaggio, è di beva piacevole e gustosa, con acidità e sapidità bilanciate da un discreta morbidezza e una componente alcolica ben integrata nella struttura.
Finale piuttosto lungo con ritorni di frutta dolce.

Di seguito il link a un mio post descrittivo dell'Azienda Vitivinicola, che ringrazio per il gentile assaggio:
http://enoitaca.blogspot.it/2013/09/cantina-di-venosa.html

venerdì 20 dicembre 2013

Langhe Bianco DOC Pétracine 2007 G. D. Vajra


Tipo di Vino:             Bianco
Uve:                           Riesling Bianco
Maturazione:            in acciaio.
Titolo alcol.:              14%
Fascia di prezzo:       €€€
Giudizio Enoitaca:    5 anfore

Questo Riesling di Barolo si presenta nel bicchiere di colore giallo paglierino carico con riflessi oro-verdolini; al naso è intenso e intrigante, con sentori agrumati e minerali, note di frutta a polpa gialla e fiori bianchi.
Di beva facile e gustosa, si mostra ricco di estratti all'assaggio, con buona acidità e finale persistente. 
Un vino di grandissima personalità!


domenica 15 dicembre 2013

Appunti di viticoltura: Tecniche colturali


In passato il vino era spesso considerato solo come un alimento corroborante per il lavoro, di conseguenza la viticoltura era improntata verso l'adozione di tecniche colturali che permettevano un'abbondante produzione di uva ma che perdevano spesso d'occhio la qualità.
Nel tempo il vino ha assunto un ruolo sempre più edonistico, i consumi pro capite si sono ridotti a vantaggio, però, di una maggiore qualità; si è andata così modificando anche la viticoltura, le cui regole principali, oggigiorno, sono:
- elevata densità  di impianto;
- bassa e concentrata forma di allevamento;
- basso numero di gemme per ceppo;
- basso numero di acini per grappolo.

La densità di impianto, ossia il numero di piante per ettaro, è determinata dal sesto di impianto, la distanza cioè tra i filari e tra le piante di un filare, ed influisce sulla qualità del vino, perché la densità obbliga le piante ad entrare in competizione e a spingere più in profondità le proprie radici. La densità ottimale per una viticoltura di qualità comunemente indicata è di 6-7000 ceppi per ettaro.

Con la riduzione del numero di gemme per ceppo, quindi di grappoli, si ottiene una maggiore concentrazione di sostanze estrattive in pochi grappoli ed un prodotto finale più pregiato.

La riduzione del numero di acini per grappolo è una tecnica per accrescere la presenza di sostanze nella parte superiore del grappolo e prevede il taglio della parte inferiore dello stesso durante la fase di crescita.


La potatura è una pratica colturale utilizzata per orientare la produzione in senso quantitativo e qualitativo, oltre che per dare una forma alla pianta e mantenerla nel tempo.

Con la potatura secca, effettuata in inverno, si decide quale sarà il numero di gemme che daranno origine ai grappoli, per cui si hanno:
            - potature corte (7-10 gemme), se si è orientati verso la qualità
            - potatura media (12-14 gemme), per vitigni con bassissima fertilità basale (Nebbiolo)
            - potature lunghe (15-25 gemme), se interessa perlopiù la quantità

Con la potatura verde, effettuata in primavera-estate, si dà forma alla pianta, la si pulisce dai germogli fuoriusciti dal tronco (spollonatura), si eliminano le foglie (sfogliature) che impediscono una buona aerazione dei grappoli e quelle che determinano una eccessiva sottrazione di energia.


I sistemi di allevamento sono degli schemi adottati per modificare la crescita della pianta attraverso opportune tecniche colturali ed adattarla agli scopi per cui è coltivata; nella scelta bisogna considerare le caratteristiche del vitigno, le condizioni pedoclimatiche e se si vogliono meccanizzare le operazioni colturali. I principali sistemi di allevamento sono:

- alberello:  forma di allevamento di ridotta espansione, che normalmente non richiede sostegno dato che il cui tronco è basso (viene mantenuto tra i 40-60cm da terra, a volte interrato nel terreno). Questa forma di allevamento è propria dei terreni poco fertili e siccitosi, oppure dei luoghi dove, per particolari condizioni climatiche, si necessita di forme ridotte e compatte; questo sistema di allevamento è adottato nelle zone calde all’interno di buche che proteggono i grappoli dai venti caldi, nelle zone fredde perché la poca altezza permette di sfruttare il calore.

- pergola: forma di allevamento a tetto impiegato nelle zone ad elevata fertilità o montane del Centro-Nord Italia; si tratta di un sistema che, grazie al suo sviluppo fogliare, ripara i grappoli dall’azione diretta del sole, permettendo inoltre un buon arieggiamento dei grappoli e la creazione di condizioni di luminosità idonee alla loro maturazione. Il limite di questo sistema è rappresentato dalle rese molto elevate a scapito della qualità qualora venga lasciato un numero eccessivo di gemme.

- tendone (a raggi): forma di allevamento a tetto adottato in ambienti con elevata radiazione luminosa e bassa umidità dell'aria; infatti, è molto diffuso nel Centro-Sud Italia, soprattutto per uve da tavola. E' un sistema che porta spesso ad un’abbondante produttività.

- guyot: sistema a spalliera, adatto ai terreni meno fertili e più siccitosi di collina, si caratterizza per la ridotta espansione. Sul fusto alto 50-80 cm vengono lasciati uno sperone con 2 gemme e un capo a frutto con 10-12 gemme o meno (per tale possibilità di scelta del numero di gemme viene definito a potatura mista); durante la potatura si asporta il vecchio capo a frutto (taglio del passato), mentre dei 2 germogli formatisi dalle 2 gemme lasciate sull'altro sperone quello più vicino al ceppo è accorciato a 2 gemme (taglio del futuro) e l’altro destinato alla produzione (taglio del presente) viene legato orizzontalmente ad un filo di ferro;

- cordone speronato: sistema a spalliera adatto a zone di media fertilità, più semplice da lavorare e più adattabile sia alla potatura sia alla vendemmia meccanizzata. Il fusto della pianta può arrivare a un metro di altezza e la potatura è fatta in modo da far sviluppare un andamento orizzontale su un filo di ferro sul quale si trovano gli speroni (i tralci).

- sylvoz: ha trovato diffusione negli ambienti freddo-umidi di pianura, soprattutto nel Nord-Italia; si tratta di un sistema di allevamento a potatura lunga e piuttosto espanso, adatto alle grandi produzioni. Prevede un tralcio orizzontale alto da cui dipartono i rami fruttiferi arcuati verso il basso; una variante dello sylvoz è il sistema casarsa che prevede l’impianto di due viti contro lo stesso palo (tutore metallico in acciaio zincato) e l’andamento orizzontale dei tralci legnosi.

- Geneva double courtain (G.D.C.): sistema a chioma libera, studiato da un gruppo di lavoro negli Stati Uniti al fine di meccanizzare la potatura e la vendemmia. E' costituito da un fusto verticale che ad un'altezza di 1,7 m dal suolo prosegue con due cordoni permanenti speronati e distanziati 1,4 m sul piano orizzontale; i sesti d'impianto tra le file sono di 4 m con lo scopo di permettere il passaggio di macchine vendemmiatrici.

Il filosofo Rudolf Steiner

La coltivazione biologica è un tipo di agricoltura, a basso impatto ambientale, che esclude l’utilizzo di diserbanti e dei prodotti chimici di sintesi; sono consentiti solo prodotti a base di rame e zolfo, poltiglia bordolese (contro la peronospora) e zolfo da miniera (contro l’oidio).

La coltivazione biodinamica si rifà ai modelli di agricoltura espressi dal filosofo Rudolf Steiner agli inizi del ‘900, e dà importanza all’equilibrio del suolo e alle forze energetiche stagionali, prevedendo nel rispetto dell’ambiente un limitatissimo uso di prodotti chimici integrati con estratti vegetali che tendono a rinforzare le piante e ad aumentare le autodifese; inoltre si tende a rispettare gli insetti utili e ad utilizzare solo superfici vocate per la viticoltura, con l’obiettivo di raggiungere una massima diversificazione negli aromi del frutto e nel gusto del vino.


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sabato 14 dicembre 2013

Auxey-Duresses 1er Cru La Chapelle 2009 Domaine Jean & Gilles Lafouge


Tipo di Vino:             Rosso
Uve:                           Pinot Nero
Titolo alcol.:              13%
Fascia di prezzo:       €€€
Giudizio Enoitaca:    5 anfore

Dal colore rosso rubino piuttosto carico con sfumature granato nelle unghia, si presenta al naso con nitidi sentori di ciliegia e note selvatiche; emergono poi cenni di menta e altre erbe aromatiche.
Di buon corpo all'assaggio e dai tannini delicati, mostra buona persistenza e corrispondenza naso-bocca; la componente alcolica è davvero ben integrata nella struttura e la beva risulta piacevole e gustosa. 

venerdì 13 dicembre 2013

"Assaggi di ... Veneto"

Enopanetteria "I Sapori della Tradizione", Melito di Napoli – 15 Dicembre 2013


Continua all'Enopanetteria il programma di appuntamenti domenicali volto all'assaggio dei vini delle principali zone d'Italia e del Mondo.

Un viaggio enoico che, ogni domenica mattina, vede protagonisti i vini di una determinata regione... e, ad accompagnare gli assaggi, le immancabili "pizze della tradizione" di Stefano Pagliuca.

8° tappa: il Veneto... una delle regioni vitivinicole più produttive d'Italia.

Ecco i vini di questa domenica:
- Veneto IGT Capitel Croce 2008 Anselmi
- Soave Classico DOC Vin Soave 2011 Inama

De setembre e de agosto, bevi el vin vecio e assa stare el mosto 
(proverbio veneto)

Sicilia IGT "Kaid" Syrah 2008 Alessandro di Camporeale


Tipo di Vino:             Rosso
Uve:                           Syrah
Maturazione:            10 mesi in barrique e botti grandi di rovere di Allier.
Titolo alcol.:              14%
Fascia di prezzo:       13 euro
Giudizio Enoitaca:    3 anfore

Dal colore rosso cupo e impenetrabile, si presenta al naso con sentori di frutta di bosco e spezie scure, note di tabacco e un sottofondo balsamico.
All'assaggio è di buon corpo e dai tannini delicati; la buona acidità e sapidità rendono la beva pregevole e gustosa. 

giovedì 12 dicembre 2013

Regalare del vino ... Due destinatari agli estremi (opposti)!


Vorrei regalare del vino... mi daresti un consiglio?

Ma certo! ... Ed eccomi imbarcato in una situazione che mi diverte ma che si rivela spesso (ahimé!) non sempre facile!

In primis... A chi devi regalare il vino? A un familiare, a un amico, a un conoscente?
Perché, sai, più si conoscono le abitudini di una persona e più sarà facile trovare il vino giusto da regalare!

Quello che preferisce il vino "genuino"!
Se il destinatario beve il "vino buono" fatto dal suo vicino di casa (che potrebbe anche essere un grandissimo vino... se il suo indirizzo è a Vosne-Romanée) penso sia inutile svenarsi comprando una bottiglia (tanto per stare in tema) di un Grand Cru di Borgogna... per poi ritrovarla dopo qualche tempo in bella mostra sul davanzale della cucina!
Eh no! Purtroppo non è un trofeo o un oggetto di arredo! Nella sua cucina, tra l'altro, non ci sono nemmeno le condizioni idonee per una adeguata conservazione del vino... più semplicemente, preferisce continuare a bere il vino che beve ormai da una vita, il vino dell'amico, quello "genuino"!
In questo caso è meglio lasciar perdere il vino, come regalo, e optare per dei dolci... di solito molto più apprezzati!

Quello che è impossibile sorprendere!
Se il destinatario è, invece, un appassionatissimo di vino, anzi no... un vero mostro... uno che ti dà indicazioni su dove poter trovare il Romorantin, come se dovesse indicarti il giornalaio sotto casa... allora c'è davvero poco da fare! Riuscire a sorprenderlo con una bottiglia è un qualcosa di molto difficile se non impossibile!
Se si vuole avere una benché minima possibilità di stupirlo, bisogna rifuggire dalle enoteche che si trovano in un raggio di circa 50 Km da casa sua... le ha già passate in rassegna tutte!
Occorre, dunque (se proprio si insiste!), preparare il regalo qualche tempo prima, magari approfittando di un viaggio di lavoro o di piacere, entrare in un enoteca in cui parlano un dialetto diverso dal vostro e sperare di trovare una di quelle piccolissima produzione di nicchia (non più di mille bottiglie l'anno e rigorosamente da uve da agricoltura biodinamica) di un produttore venuto a mancare ormai da qualche anno (quindi, un vino che in qualche modo non esiste più!) o, al massimo, di un viticoltore ultraottantenne che vive isolato in montagna e rifiuta oltre al telefono anche la certificazione biologica... non perché utilizza una valanga di pesticidi in vigna... ma perché chiedere una certificazione... per lui e il suo lavoro sarebbe un'offesa!

Chi ha qualche idea regalo per il secondo destinatario si faccia pure avanti, mi darebbe una grossa mano! Per chi, invece, non sa cosa regalare... il Romorantin è un vitigno a bacca bianca della Valle della Loira, un incrocio tra Gouias (Heunisch) e Pinot fin tinturieur, da cui si ottiene un vino dalle caratteristiche davvero peculiari.

Più si conoscono le abitudini di una persona e più sarà facile trovare il vino giusto da regalare... o, forse, no!

mercoledì 11 dicembre 2013

Colli Orientali del Friuli DOC Filip 2007 Miani


Tipo di Vino:             Bianco
Uve:                           Friulano
Maturazione:            in barrique di rovere francese (nuove per 1/3)
Titolo alcol.:              13%
Fascia di prezzo:       €€€€
Giudizio Enoitaca:    4 anfore

Dal colore giallo paglierino con tenui riflessi dorati, presenta un naso complesso e intrigante, dove a sentori di frutta a polpa gialla, camomilla ed erbe aromatiche, si intrecciano note minerali e di frutta secca, cenni di fieno e miele, sfumature di fiori gialli e spezie dolci.
Di beva facile e gustosa, è un vino equilibrato e persistente, dotato di buona struttura e sontuosa morbidezza.


lunedì 9 dicembre 2013

Cortaccio 2000 Villa Cafaggio


Tipo di Vino:             Rosso
Uve:                           Cabernet Sauvignon
Vinificazione:            3 settimane di macerazione.
Maturazione:            in barrique di rovere francese.
Titolo alcol.:              14%
Fascia di prezzo:       €€€€
Giudizio Enoitaca:    3 anfore

Dal colore rosso rubino carico, presenta al naso note di caffé e cenni di pietra focaia.
Pecca un po' di acidità all'assaggio, dove spicca una trama tannica piuttosto fitta ma vellutata; il finale è piuttosto lungo e con ritorni di legno aromatico.

Sito Web dell’Azienda Vitivinicola: http://www.villacafaggio.it/

domenica 8 dicembre 2013

Rosso di Montepulciano DOC 2011 Canneto


Tipo di Vino:             Rosso
Uve:                           Sangiovese 80%, Merlot 20%
Maturazione:            6 mesi in acciaio.
Titolo alcol.:              14,5%
Fascia di prezzo:       €
Giudizio Enoitaca:    3 anfore

Dal luminoso colore rosso rubino, si presenta al naso con intensi sentori di frutta e fiori freschi, sottili note speziate ed erbacee.
Gustoso e di medio corpo all'assaggio, mostra una buona acidità, che in parte bilancia l'elevata componente alcolica, e tannini presenti ma non aggressivi; il finale è di discreta persistenza, delicatamente amarognolo e con buona corrispondenza naso-bocca.
Poco importa se il tappo non è di sughero ma sintetico... sarà forse meno romantico ma, almeno così, il vino di sicuro non saprà di tappo!

Della stessa Azienda Vitivinicola ho, poco tempo fa, recensito il Vino Nobile di Montepulciano 2009

Bottiglia inviatami da EnoDreams, enoteca online, dove poter trovare i vini dell’Azienda Agricola Canneto e tanti altri ancora.

Sito Web dell’enoteca online EnoDreams: http://www.enodreams.it/

Pommard 2008 Domaine Régis Rossignol-Changarnier


Tipo di Vino:             Rosso
Uve:                           Pinot Nero
Titolo alcol.:              13%
Fascia di prezzo:       €€€€
Giudizio Enoitaca:    5 anfore

Dal colore rosso rubino piuttosto carico, si presenta al naso con freschi sentori fruttati e floreali, note di sottobosco e incenso, cenni di caffè.
Gustoso e di medio corpo all'assaggio, è di facile e piacevole beva, di grande persistenza e buona corrispondenza naso-bocca.
Un vino che non mi stancherei mai di bere e che, nonostante la giovane età, offre tannini setosi.

Sito Web dell’Azienda Vitivinicola: http://www.domaine-regis-rossignol.com/

sabato 7 dicembre 2013

Auxey-Duresses 1er Cru Les Ecusseaux 2009 Domaine Jean & Gilles Lafouge


Tipo di Vino:             Rosso
Uve:                           Pinot Nero
Titolo alcol.:              13%
Fascia di prezzo:       €€€
Giudizio Enoitaca:    5 anfore

Dal vivace colore rosso rubino, si presenta al naso con suadenti e freschi sentori fruttati e floreali, note selvatiche e di spezie dolci.
Al gusto è di una piacevolezza e bevibilità estrema; il finale è lungo e con un ampio ritorno delle sensazioni già percepite all'olfatto.
Un vino che seduce! 

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