domenica 20 gennaio 2013

Corso “full immersion” sui Difetti del Vino

Enopanetteria “I Sapori della Tradizione”, Melito di Napoli – 19 Gennaio 2013


Quando si degusta un vino, si parla spesso di soggettività; un vino può piacere o no, ma il fatto di dire che “un vino non piace”, non ci autorizza certo a dire che tale vino “non sia buono”, ossia che presenti difetti.
Su cosa sia poi un difetto di un vino ci sono varie opinioni: alcuni lo riconducono a qualcosa di sgradevole (es. uova marce da idrogeno solforato), altri a un qualcosa che mascheri la tipicità di un vino (es. eccessivo uso della barrique), altri ancora a un qualcosa che una volta eliminato dà un vino di qualità migliore (es. acido acetico, che può essere eliminato con resine ad adsorbimento), e, infine, alcuni lo identificano in un composto non voluto, che non si ricerca (es. geosmina, prodotta da muffe).   

Sulla genesi dei difetti del vino, la loro identità chimica e il loro riconoscimento, ci ha dato risposta l’enologo Vincenzo Mercurio in un corso realizzato in collaborazione con Vinieda e Intellioeno s.r.l., grazie all’organizzazione dell’AIS Napoli.

Il corso si è rilevato pratico e interessante, numerose sono stati i vini degustati, che, contaminati artificialmente, hanno dato modo ai partecipanti di memorizzare i principali difetti dei vini, oltre che di cimentare la propria sensibilità olfattiva con differenti concentrazioni dei composti chimici responsabili.

Un corso davvero utile, anche se impegnativo, dopo il quale quando capita di riscontrare (a determinate concentrazioni) uno di quei composti… è oggettivo che quel vino non piaccia!!!

Per ulteriori informazioni sul corso rimando al seguente link:

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