venerdì 19 aprile 2013

L’identità sensoriale del Pinot Nero in Borgogna

Enoteca “La Botte”, Casagiove (CE) – 18 Aprile 2013


Come fuori dagli schemi, il profumo dei vini rossi di Borgogna per me, come per altri enoappassionati, è magia!
La magia è un qualcosa d’irrazionale, che emoziona e affascina. Avvolta da un alone di mistero, questa spinge l’uomo a studiarla e a ricercare gli elementi che ne sono alla base; nel tentativo di razionalizzarla, il rischio però è di dissipare quel lato esoterico che la rende speciale.

In questa serata, organizzata dall’AIS Caserta, il Prof. Luigi Moio ci ha guidati alla scoperta di ciò che sottende tale magia; così, come quando ascoltando una melodia, incuriositi, sbirciamo dietro al sipario che cela gli strumenti e i volti di chi li suona, allo stesso modo, abbiamo intravisto le molecole che descrivono il profilo sensoriale del Pinot Nero, la loro origine e definizione.
In un mondo, come il nostro, in cui vigono le leggi della chimica e della fisica, il profumo di questi vini non fa certo eccezione; si tratta semplicemente di una serie di molecole, ben identificabili con metodiche cromatografiche, le quali, eccitando terminazioni nervose, giungono poi al cervello, che le elabora infine in sensazioni. Tutto è, dunque, catalogabile! Non vi è alcuna magia!

Al termine della serata, quando ormai i più sono andati via, dedico ancora qualche minuto al mio “Pommard”, che mi guarda con l’aria di chi ha qualcosa da dire ma vuole farlo in disparte, lontano dai rumori della sala; lo ruoto ancora una volta nel bicchiere, come per incoraggiarlo a parlare, lo avvicino al naso, e ciò che sento… è di nuovo magia!

 foto di Gennaro Natale

Il succo della serata su "Luciano Pignataro Wineblog":

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