martedì 5 agosto 2014

Feudi di San Gregorio


Fondata nel 1986, l'Azienda ha sede sulle colline della contrada San Gregorio (da cui il nome) nel comune di Sorbo Serpico in provincia di Avellino.
Questa cantina, grazie a un costante impegno verso la qualità e a ingegnose strategie di comunicazione, ha vissuto negli anni un grandissimo sviluppo... tanto che oggi conta più di 300 ettari, con una produzione che vede 3,5 milioni di bottiglie l'anno e che si spinge con entusiasmo anche oltre i confini della Campania: in Basilicata, nella zona del Vulture, e in Puglia, nell'area di Manduria.
Oltre ad Aglianico, Greco e Fiano, vitigni tipici dell'Irpinia e che danno ragione di gran parte della produzione aziendale, trovano spazio nel patrimonio viticolo dell'azienda anche le uve Falanghina, Piedirosso e Merlot, destinato quest'ultimo alla produzione del Pàtrimo.

Foto e altre info sul sito web dei Feudi; di seguito qualche mia nota d'assaggio:



Albente 2013
Falanghina; 4 mesi in acciaio.
Dal delicato colore giallo paglierino, presenta un naso intenso ma poco complesso, dominato da sentori di frutta fresca a polpa bianca e banana. Di buon corpo e glicerica consistenza all'assaggio, nella seconda parte di bocca la sapidità si fa più accentuata sconfinando in un finale un po' amarognolo.
Novembre 2013. 6 euro. 76/100



Trigaio
Aglianico; 4 mesi in acciaio.
Dal colore rosso rubino con riflessi violacei, compatto e di buona trasparenza, si presenta al naso piuttosto intenso, con sentori di frutta rossa fresca (ciliegia) e fiori rossi, cenni di pepe fusi a una sottile vena dolce. Di medio corpo e dai tannini non irruenti, mostra al gusto buona freschezza e discreta sapidità; dalla pregevole persistenza e buona corrispondenza naso-bocca, è un vino che si lascia bere con facilità e che risulta adatto a un consumo quotidiano e disimpegnato.
Ecco l'Aglianico "sic et simpliciter"!
Agosto 2014. 5,50 euro. 81/100

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