venerdì 15 agosto 2014

Stili di birra

Immagine presa dal web

Gli “stili birrai” vengono spesso classificati in base alle principali caratteristiche tecnologiche e merceologiche.

A seconda del tipo di fermentazione, le birre possono essere classificate in:
- birre a fermentazione spontanea (“Lambic”), prodotte solo in Belgio, hanno gusti forti e aciduli;
- birre a fermentazione alta (“Ale”), rappresentano meno del 10% della produzione mondiale;
- birre a fermentazione bassa (“Lager”), sono le più diffuse nel mondo.

Nell’ambito di questa classificazione, esistono diversi stili birrai, ognuno dei quali contraddistingue la bevanda tenendo conto di caratteristiche come colore, sapore, gradazione alcolica, ingredienti, metodo di produzione, ricetta, storia ed origini.

Nell’ambito delle birre “Lambic”, ossia birre a fermentazione spontanea, troviamo:
Lambic
stagionato a lungo in botti già usate per vini liquorosi, ambrato, non è frizzante ma “sgasato”, presenta grandissima intensità e ricchezza di aromi, in bocca è complesso e sempre molto acido.
Gueuze
birre ottenute per rifermentazione di “lambic” di diverse annate, risultano frizzanti, meno acide, più fresche e bevibili.
Faro
l'acidità di queste birre è smorzata dall'aggiunta di zucchero di canna o caramello.
Kriek
“lambic” rifermentato assieme a sciroppo di ciliegie di Schaerbeek.
Frambozen
“lambic” rifermentato assieme a sciroppo di lampone.

Nell’ambito delle birre “Ale”, ossia birre prodotte a fermentazione alta, troviamo:
- Ale inglesi, hanno carattere fruttato, ma spesso evidenziano maggiormente il malto e il luppolo; si distinguono gli stili:
bitter
ambrate, di gradazione piuttosto bassa, con un amaro pronunciato.
extra special bitter
più alcoliche ed equilibrate.
mild ale
ambrate, molto leggere, fruttate, tendenti al dolce.
brown ale
versione un po’ più forte della “mild”.
winter e old ale
birre ambrate o scura “da meditazione”, alta gradazione alcolica.
barley wine
“vino d’orzo”, birre con oltre 8% di alcol, a volte sciroppose o caramellate.
indian pale ale
caratterizzate da una luppolatura ed un amaro eccezionali.
scotch ale
chiare, aroma fruttato, gusto più corposo e meno amaro delle “pale ale”.
strong ale
ambrato chiaro, aroma fruttato e forte, ricco di corpo.

- Ale belghe, sono fruttate, spesso speziate ed a volte acidule; tra gli stili più riconosciuti troviamo:
blonde ale
considerabili come stile “base”.
belgian pale ale
con predominante aroma di malto.
saison
dorate o ambrate, a volta acidule, ma ben luppolate e speziate.
birre trappiste
birre prodotte “da o sotto il controllo diretto di monaci trappisti”.
birre di abbazia
birre prodotte da laici, ma in abbazia o con relativi riferimenti storici.
dubbel
scure, secche e di gradazione medio-alta (7%).
tripel
bionde, forti (8-9%), fruttate e spesso relativamente luppolate.
golden ale
bionde e forti.
belgian strong ale
scure e forti, talvolta denominate “quadrupel”.
oud bruin
colore marrone chiaro, gusto acidulo e aroma complesso.
flemish red
gusto acidulo, meno dolci e più acide delle “oud bruin”.

- Ale tedesche, annoverano due stili ibridi, in quanto si tratta di birre fermentate con un lievito da alta fermentazione, ma ad una temperatura relativamente bassa; hanno gusto e aroma meno fruttato:
altbier
di Dusseldorf, ambrate scuro, non forti, maltate e piuttosto amare.
kolsch
di Colonia, chiare, dorate, leggere e delicate.

- Stout, birre caratterizzate da un colore molto scuro (spesso nero) e una tostatura molto marcata; in genere la gradazione è relativamente bassa e l’amaro intenso; l’aroma del luppolo è invece moderato, sovrastato dagli aromi tipici di cioccolato e caffè; si possono distinguere:
dry stout
secche, la più conosciuta è l’irlandese Guinness.
sweet stout
meno amare.
oatmeal stout
vellutate grazie all’impiego di farina d’avena.
oyster stout
il termine “oyster” significa ostrica ed indica una birra fermentata con una manciata di ostriche nei tini, oppure una birra che ben si accompagna ai molluschi.
porter
stout meno intense.
imperial stout
forti, amare, tostate e un po’ fruttate.

- Birre di frumento, caratterizzate dall’ampio uso di frumento (50% e oltre); presentano colore chiaro, gradazione media ed un certo carattere speziato e acidulo; gli stili più famosi sono:
stile tedesco
denotate come weizen (“birre di grano”) o weisse (“birre bianche”), per via dell’aspetto opalescente, il carattere speziato è dovuto ad un lievito molto particolare, che produce anche un caratteristico aroma di banana; si producono anche weizen scure, denominate dunkelweizen o dunkelweissen e birre di frumento più forti weizenbock.
stile belga
denotate come blanche o wit, impiegano frumento non maltato e spezie come coriandolo e buccia d’arancia.

Nell’ambito delle birre “Lager”, ossia delle birre a fermentazione bassa, si distinguono:
Lager chiare:
plisner o pils
leggere, colore chiaro o dorato, luppolatura abbondante, amaro pronunciato.
helles
tipiche bavaresi, meno amare e più maltate.
export
o Dortmunder
chiare, gusto mediamente amaro e pieno.
Marzen
 e oktoberfestbier
di colore dal dorato all’ambrato, gradazione del 6%, malto più pronunciato, vengono tradizionalmente prodotte a marzo per un consumo autunnale.

   - Lager scure:
dunkel
birre brune, decisamente dolci e maltate nel sapore.
shwarzbier
più scure e tostate.
rauchbier
birre “affumicate”, tipiche della città tedesca di Bamberga, prodotte utilizzando malti affumicati su torba o legno di faggio.

- Lager più forti:
bock
di colore chiaro, ambrato o scuro, gusto maltato appena equilibrato dal luppolo, gradazione di 7%.
doppelbock
scure e caramellate, gradazione di 8%.
lager extra-strong
gradazioni alcoliche molto alte, bilanciate e complesse nel sapore.

- Lager “internazionali”, poco caratterizzate e squisitamente industriali:
ice
molto chiare, leggere e morbide, originarie degli Stati Uniti.
dry
chiare, dal gusto secco, originarie del Giappone.


Puoi trovare altri appunti del corso per Sommelier alla pagina "Appunti Sommelier" di questo blog.

2 commenti:

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