venerdì 26 dicembre 2014

Appunti sui vini liquorosi: Porto

Foto di Yellow.Cat (Fonte: Wikipedia)

Il Porto è un vino liquoroso portoghese, che deriva il nome dalla omonima città sita sulla costa atlantica da cui prendevano il via le rotte commerciali che distribuivano questo vino in tutto il mondo.

Enografia

Le uve che danno vita al Porto provengono dalla Valle del Duoro, nel nord del Portogallo; si tratta di una calda zona che si trova nell’entroterra, con presenza di pareti molto scoscese che creano non poche difficoltà ai viticoltori, i quali hanno dovuto creare terrazzamenti per coltivare le proprie viti; qui, le forti escursioni termiche danno carattere e concentrazione zuccherina alle uve lasciando inalterato il patrimonio acido.

Cenni storici

La storia di questo vino liquoroso è legata a quella dei mercanti inglesi ed inizia alla fine del XVII secolo, quando, a causa dell’embargo deciso sui prodotti della Francia (avversaria di guerra), l’Inghilterra si rivolse al Portogallo per reperire vino; per permettere al vino di sopportare il lungo viaggio in mare, veniva aggiunta una piccola quantità di acquavite.

Vitigni

I vitigni autorizzati per produrre Porto sono moltissimi, soprattutto a bacca rossa, di questi i più importanti sono il Bastardo (che garantisce rese elevate e una decisa componente alcolica), il Touriga Nacional (il più elegante e fruttato), il Touriga Francesa (che dà decisi sentori erbacei), il Tinta Barocca (che dà morbidezza), il Tinta Roriz (che dà un po’ di eleganza).

Processo produttivo

Dopo la pigiatura, il mosto ottenuto è fatto fermentare a temperatura controllata intorno ai 30°C; raggiunto il 6-7% in alcol etilico, si addiziona brandy o alcol di origine vitivinicola (proveniente dalla distillazione delle vinacce - acquavite, detta localmente “aguardente”) per bloccare la fermentazione (che è quindi incompleta); il vino risulta quindi dolce a causa degli zuccheri ancora presenti, che i lieviti non hanno potuto trasformare interamente in alcol perché inibiti dalla concentrazione elevata di etanolo che può raggiungere livelli compresi tra il 18 e il 22%.

Il vino è quindi posto nelle tradizionali “pipe” da 550-600 litri; fino al 1986 tutto il Porto era trasportato a Vila Nova de Gaia, sulla costa atlantica, dove le temperature più miti ne consentivano una migliore maturazione in botte; attualmente, invece, il disciplinare permette ai piccoli produttori di invecchiare ed imbottigliare il Porto direttamente nella più calda regione del Duoro.

Classificazione

Esistono diverse tipologie di Porto, che si distinguono in base al colore (e, quindi, alle uve utilizzate), al grado di invecchiamento e all’utilizzo di vini di una sola o più annate; le tipologie più commerciali (White, Ruby, Tawny) sono ottenute con uve provenienti da diversi vigneti, vinificate con tecniche differenti, e di diverse annate.

Il Porto White, da uve a bacca bianca, riposa in acciaio o per un breve periodo in botti grandi; si tratta di un vino giovane e fruttato, che quando dolce può essere abbinato alla pasticceria secca.

Il Porto Ruby, prodotto con uve a bacca rossa, presenta colore rosso rubino e aromi di frutti di bosco e prugna; il sapore è corposo e fruttato, tipico dei vini giovani. Viene invecchiato all’interno di grossi contenitori in acciaio inox e per meno di un anno in grandi botti di legno. La menzione “Fine Old Ruby” indica che il vino è invecchiato 4 anni in botte.

Il Porto Tawny, prodotto da uve a bacca rossa, grazie all’invecchiamento ossidativo nelle botti (invecchia in botti grandi solo nei primi due-tre anni, poi viene travasato in piccole botti da circa 550 litri e lasciato riposare 10, 20 anni o anche di più – “Fine Old Tawny”) perde man mano il color rosso rubino per assumere tonalità granate, aranciate e ambrate; il profumo diventa più intenso ed aromatico, mentre il sapore si presenta complesso, con sentori di frutta secca (tipicamente, mandorle e noci) ma anche di cioccolata, miele, cannella o caffè.

Il Porto Vintage è un millesimato, ottenute cioè da uve raccolte in una sola annata, particolarmente favorevole; riposa in botte per i primi 2 anni, e poi in bottiglia per un tempo molto lungo (fino a 20-30 anni); è un vino molto intenso e raffinato, di grande longevità, e che, grazie al relativamente breve tempo di permanenza nelle botti di quercia, conserva un colore rosso rubino acceso, con profumi fruttati e sapore intenso, complesso e strutturato; per la presenta di molti depositi necessita di essere decantato e filtrato prima di essere servito.

Il Porto Single Quinta Vintage è un millesimato prodotto con uve che provengono esclusivamente da una sola azienda (“quinta”).

Il Porto Crusted è ottenuto da una mescolanza di diversi tipi di Vintage; quindi, può essere prodotto con uve di diverse annate ritenute eccezionali. Questa tipologia di Porto viene imbottigliata senza subire filtrazione, pertanto il vino va decantato prima di servirlo; il termine “crusted”, infatti, deriva proprio dal fatto che il sedimento forma una crosta, ovvero un deposito naturale, all’interno della bottiglia.

Il Late Bottled Vintage (LBV) è ottenuto da uve raccolte in un'unica vendemmia, non dichiarata Vintage; matura da 4 a 6 anni in botte e subisce poi un processo di filtrazione; è consigliato consumarlo dopo massimo 2 anni dall’imbottigliamento.


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