venerdì 13 maggio 2016

Il Trentino Alto Adige riassunto in 7 punti


Immagine presa dal web


1. Posta a ridosso delle Alpi e dal territorio quasi interamente montuoso, il Trentino Alto Adige è la regione più settentrionale d'Italia. Attraversata dal fiume Adige, questa regione presenta un clima dai tratti continentali o alpini, a seconda dell'altitudine, caratterizzato da estati calde ed inverni rigidi, nonché da forti escursioni termiche giornaliere che donano ai vini freschezza e profumi.
 
2. In quest'affascinante regione, che in antichità apparteneva alla "Raetia", le origini della viticoltura risalgono al 700 a.C. ed i vini retici ebbero in epoca romana molti illustri estimatori; sembra, inoltre, che proprio in queste terre gli antichi romani conobbero l'uso della botte in legno per la conservazione ed il trasporto del vino, che fino ad allora era riposto in anfore di terracotta.
 
3. Dato il clima, favorite in questa regione sono le uve resistenti al freddo, come Sauvignon Blanc e Pinot Nero; oltre alle uve internazionali (piuttosto diffuse sul territorio), troviamo non poche varietà autoctone, da cui si ottengono tra l'altro interessanti risultati, come Nosiola, Teroldego, Schiava, Marzemino, Lagrein, Traminer Aromatico, Moscato Giallo e Moscato Rosa. Tipico nei vigneti è poi il sistema di allevamento a "pergola trentina", che ben si presta alle esigenze della viticoltura di montagna, permettendo di proteggere i grappoli dal forte irraggiamento estivo.
 
4. Quest'affascinante regione è divisa in due provincie:
- Trentino, meridionale, con cultura e tradizioni più vicine a quelle italiane;
- Alto Adige, settentrionale, ai piedi delle Alpi con forti influssi culturali e linguistici tedeschi.
 
5. La provincia di Trento è famosa per la produzione di spumanti Metodo Classico, ottenuti da uve Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero, la cui storia inizia nei primi del '900 con Giulio Ferrari, considerato "il padre della spumantistica italiana". Ad ovest di Trento, nella Valle dei Laghi, le condizioni di temperatura e ventilazione favoriscono lo sviluppo della "muffa nobile" sugli acini appassiti di Nosiola che, vendemmiati ad ottobre, sono poi pigiati durante la settimana santa dando il cosiddetto "Vino Santo". 
 
6. A nord di Trento troviamo, invece, il Campo Rotaliano... una valle che è compresa tra i comuni di San Michele dell'Adige (dove ha sede l'importante istituto enologico), Mezzocorona e Mezzolombardo, ed il cui il cui nome di origine celtica sta a significare "valle del dazio", con riferimento al dazio per entrare nella Val di Non. Su questa pianura di origine alluvionale, dal suolo ricco di minerali e protetta dalle montagne dai freddi venti invernali, si coltiva da secoli il Teroldego, da cui si ottengono vini rossi di buona struttura.
 
7. L'Alto Adige era considerata fino alla fine del XIX secolo come una sorta di cantina dell'impero austro-ungarico: nel desiderio di produrre vini simili a quelli francesi, i nobili impiantarono vitigni internazionali, come Chardonnay, Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. Tuttavia, oltre agli strutturati vini da uve internazionali, l'odierna produzione locale vede protagonisti soprattutto i vitigni autoctoni Schiava (localmente chiamata "Vernatsch") e Lagrein. Interessante è anche la produzione di vini dalle uve aromatiche Moscato Giallo, Moscato Rosa e Gewurztraminer, nonché quella da uve Pinot Nero.



 
 
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